Visto il proseguire impazzito del “Toto Discarica” di Roma, il gruppoSeipa, per rassicurare la cittadinanza e la comunità delle zone in cui sono insediate le proprie attività, comunica ufficialmente che non ha alcuna intenzione di trasformare i propri siti per ricevere i rifiuti derivanti dal residuo di lavorazione dei TMB (residuo del trattamento meccanico biologico dei rifiuti urbani).
I nostri piani industriali e la nostra ricerca vanno da sempre nella direzione di processi circolari ed eco-sostenibili, nel rispetto della dimensione ambientale e sociale in cui operiamo ed in cui viviamo.
A riprova di ciò, dall’emanazione del documento tecnico del 2019 dei tre Direttori (Regione, Provincia, Comune) dove venivano individuati due nostri siti, il nostro gruppo non ha mai richiesto la trasformazione delle proprie discariche di inerti in discariche di non pericolosi (tipologia che accoglie i residui dei rifiuti urbani).
Pertanto, nel malaugurato caso di un eventuale esproprio da parte dell’autorità competente faremo tutto il possibile per opporci alla confisca di un’area fondamentale per le nostre attività che da oltre 50 anni operano nel territorio dove siamo nati, cresciuti e viviamo con le nostre famiglie e dei nostri 100 collaboratori tra dipendenti e consulenti.
La direzione del gruppoSeipa.