In un modello di business circolare le soluzioni devono impattare tutto il sistema e vengono pensate per disegnare un “life cycle” dei prodotti, e renderli facilmente multi-uso.

Ma per sviluppare soluzioni e modelli di business circolari si deve avere una predisposizione mentale che oggi si scontra drammaticamente con le dinamiche di prezzo che investono i vari settori di mercato. E a volte non si stratta neanche di spendere di più ma, semplicemente, di considerare l’evoluzione delle cose nella loro complessità, abbandonando quel pensiero lineare che per decenni ha preferito generare un risultato economico immediato, o il più rapido raggiungimento dello scopo senza considera che l’altra faccia della medaglia era rappresentata da rifiuti e problemi da gettare in discarica per occuparsene poi in un secondo momento.

L’economia circolare è quell’economia pensata per superare se stessa.

Elle Mac Arthur Foundation

Questo pensiero continua ad essere perpetrato perché nella sua linearità è banalmente più semplice e non necessita di considerazioni che riguardano impatti e/o benefici secondari. Eppure tutti dovremmo essere coscienti che il pensiero lineare ha condotto ad un presente (futuro) che sta mostrando tutti i suoi limiti (in tutti i suoi ambiti di applicazione e raggiungimento di rapidi risultati).

Gli stessi investimenti sono posti a rischio, frenati dalle conseguenze della precedente fase di sviluppo.

Per arrivare a pensare, sviluppare e mettere in atto soluzioni circolare e sostenibili c’è bisogno di un cambiamento e di un’apertura verso investimenti in innovazione, cambiando le proprie strategie in modo tale da produrre impatti positivi anche sulle persone e sui loro modelli comportamentali, nonché sui modelli di business dei segmenti contingenti (in una piena interconnessione che a sua volta genera una nuova spinta innovativa dal basso).

In tutto ciò i materiali edili possono avere un ruolo di primaria importanza in diversi settori.

Il procurement delle materie prime dovrebbe essere orientato verso materiali dalla maggior possibilità di riutilizzo o già ottenuti da processi e fasi di riciclo.